I DOCUMENTI DELLA SEZIONE:
5 Novembre 2021: CONGRESSO DI SEZIONE
Care Compagne, Cari Compagni,
|
12 Aprile 2021: Angelo Piazza
Il nostro Presidente Onorario Angelo Piazza ci ha lasciato.
|
|
26 Aprile 2020 - Elezione nuovo presidente della sezione "Sandro Pertini"
A tutti gli iscritti e simpatizzanti della sezione ANPI "Sandro Pertini" di Bernareggio, Carnate, Ronco Briantino e Aicurzio
|
14 Marzo 2020 - #stopcoronavirusLa nostra sezione "Sandro Pertini" ha appena effettuato una donazione all'Associazione Volontari di Pronto Soccorso e PA (Pubblica Assistenza) di Vimercate, per contribuire alle spese che sostengono per l'acquisto del materiale necessario alle numerose uscite di primo soccorso.
|
5 Marzo 2020 - Claudio Cristofori ci ha lasciatoLa sezione ANPI Sandro Pertini di Bernareggio, Carnate, Ronco Briantino e Aicurzio informa con immensa tristezza che questa notte è venuto a mancare Claudio Cristofori, nostro presidente di sezione da lungo tempo. Una tragica notizia. Sempre attivo nella guida della sezione sin dalla fondazione si è sempre distinto per un impegno assiduo non solo nei nostri Comuni, ma anche a livello provinciale.
|
10 Febbraio 2020 - Maria Luisa Tomba Compagna Partigiana
Poche ore fa ci ha lasciato Maria Luisa Tomba, Compagna partigiana a Bologna, residente a Carnate, tessera ad honorem della nostra sezione ANPI Sandro Pertini.
Siamo vicini a Giuliana figlia, Dante nipote e Valerio Ippolito genero.
I funerali si svolgeranno domani alle ore 10.00 presso la casa funeraria di Ornago.
Grazie per chi potrà salutarla per l’ultima volta.
Grazie compagna Tomba
Claudio Cristofori
Il Direttivo ANPI “Sandro Pertini” Aicurzio, Bernareggio, Carnate e Ronco Briantino
ricordo di Maria Luisa Tomba - La partigiana che diede un ceffone al tedesco
4 novembre 2017 - Ciao Peppino...
La Sezione Sandro Pertini di Aicurzio, Bernareggio, Carnate e Ronco Briantino (Monza e Brianza) con enorme tristezza comunica la scomparsa del compagno e Partigiano Pier Giuseppe Besana (Peppino “del Mulì”) nato a Bernareggio il 23 novembre del 1925.
Nell’ottobre del ‘43 con l’emanazione del primo bando di arruolamento alle forze armate della Repubblica Sociale Italiana della classe 1925, Pier Giuseppe assieme ad altri compagni diciottenni sfida la pena di morte riservata ai renitenti alla leva e sfugge alle squadracce fasciste disperdendosi nella campagna brianzola.
Viene a contatto con le forze partigiane unificate nel “Comando Divisione Fiume Adda, entrando nella Brigata Garibaldi 103a operante nei distaccamenti di Bernareggio, Vimercate, Trezzo sull’Adda, Vaprio d’Adda, Cavenago, Cassano e Ornago.
Il 25 aprile 1945, giorno della Liberazione, Pier Giuseppe con un gruppo di partigiani bernareggesi rientra in paese, allarmato dalla notizia che una colonna formata da una intera compagnia dell’esercito tedesco sarebbe transitata da Bernareggio in direzione nord.
Le truppe tedesche poterono attraversare incolumi Bernareggio perché a cavalcioni dei parafanghi della macchina in testa erano stati legati due partigiani locali, molto riconoscibili, messi bene in vista in quella posizione per garantirsi l’incolumità nell’attraversamento del paese.
La colonna tedesca proseguì fino a Verderio, lasciò liberi i due partigiani, si acquartierò nei campi a fianco della Villa Gnecchi e non ebbe nessuna intenzione di arrendersi alle unità partigiane richiamate in gran numero da tutta la zona.
Quattro giorni dopo, il 29 aprile, due carri armati americani colmi di soldati passarono da Bernareggio per raggiungere il campo tedesco, dove in poco tempo fecero sottoscrivere la resa incondizionata al comandante tedesco.
Se "piccoli uomini" hanno fatto "grande la Storia" possiamo affermare che Pier Giuseppe si è schierato, in tempi sicuramente non facili, a difesa di quel bene prezioso che è la LIBERTA', contro l'oppressione di chi voleva governare con l'odio e la violenza.
Con Pier Giuseppe se ne va purtroppo un altro pezzo di memoria della Storia rappresentata da una generazione che ha riscattato le sorti del nostro Paese dal fascismo, la più grande tragedia dell'umanità.
In questi tempi in cui il fascismo sta cercando di riemergere pensiamo che vada ricordato e che la sua scelta sia di esempio soprattutto per le giovani generazioni.
Tutti insieme ci uniamo al dolore della famiglia.
Le esequie saranno tenute Lunedì 6 Novembre, alle ore 10 presso la Chiesa di Bernareggio.
Il Direttivo ANPI “Sandro Pertini” Aicurzio, Bernareggio, Carnate e Ronco Briantino
14 febbraio 2016 - Congresso ANPI - SEZIONE SOVRACOMUNALE “SANDRO PERTINI” BERNAREGGIO, CARNATE, RONCO BRIANTINO
Domenica 1° Congresso della nostra Sezione.
Hanno partecipato più di trenta compagni su 93 iscritti ed è un ottimo risultato, sono intervenuti ben 12 compagni in particolare sul Documento Congressuale e sull'ultimo documento del Comitato Nazionale a firma del nostro Presidente Prof. Carlo Smuraglia.
Qualcuno ha espresso dubbi e perplessità, il documento è stato posto al voto ed è stato voltato favorevolmente da12 dei presenti, 4 si sono astenuti e nessun contrario.
Presenti anche il nostro Presidente Onorario, Angelo Piazza, ed il Consigliere Comunale (Bernareggio), Fernando Vertemati.
Claudio Cristofori
vai alla photo gallery
24 febbraio 2015 - Sandro Pertini, il Presidente di tutti
Venticinque anni fa moriva Sandro Pertini e molti ricordano la commozione che colpì il Paese, soprattutto le migliaia di persone in preghiera e in raccoglimento sotto la sua piccola casa a Fontana di Trevi. La verità è che Sandro Pertini fu il Presidente della Repubblica (1978-1985) più popolare e fu il primo a legare la massima istituzione e magistratura del Paese ai cittadini. Fu amato e rispettato soprattutto dai giovani, un uomo di assoluta coerenza nella sua vita di combattente per la libertà e contro il fascismo e nella sua vita istituzionale.
Il 1968, il suo primo anno come Presidente di Montecitorio, lo vide impegnato immediatamente nei confronti della grande ondata di rinnovamento del Paese. E nel dicembre 1969 corse subito in occasione della prima grande strage che il Paese visse, quella di Piazza Fontana.
Appena fu eletto Presidente della Repubblica erano passati pochi mesi dal rapimento e dalla tragedia di Aldo Moro. E ricordare, tra tutte, la sua lotta integrale contro il terrorismo. Lui fu un uomo del partito della fermezza, come venne chiamato, e non volle che si aprisse trattativa per la liberazione di Aldo Moro da parte dello Stato. E fu lo stesso che, in una grigia e tristissima giornata piovosa di gennaio, nel 1980, portò i segni del suo ruolo, i segni del suo dolore ai grandi funerali di Guido Rossa, nella Genova colpita da quel lutto. Fu un fustigatore di ritardi e inadempienze. Basta ricordare la sua intemerata nei confronti della responsabilità della classe politica rispetto al terremoto dell’Irpinia del 1980 o rispetto alla vicenda della P2 nel 1981.
Guardando alla sua storia si resta davvero colpiti: nasce alla fine dell’Ottocento in un paesino dell’entroterra savonese, Stella (SV). Studia dai salesiani. Si laurea a Genova e a Firenze. Fa il combattente durante la Prima Guerra Mondiale. Diventa militante e uomo politico socialista. Della sua vicenda tra il 1920 e il 1945 ci sono almeno tre episodi che restano di quella epopea. Il primo è la fuga in motoscafo per portare in salvo il suo maestro, Filippo Turati, accompagnato da Parri, da Carlo Rosselli e da Adriano Olivetti. Poi, il suo peregrinare da un carcere all’altro (Santo Stefano, Ponza, Turi, Ventotene). A Turi conosce Antonio Gramsci e le pagine di quel suo sodalizio restano impresse nella memoria. Fu prigioniero a via Tasso. Esule in Francia, poi fu combattente antifascista e partigiano per la liberazione e la difesa di Roma e di Firenze. Fu alla guida del Comitato di Liberazione Nazionale a Milano il 25 aprile 1945.
Ricordarlo è il tributo che si deve a uno dei grandi uomini che hanno costruito e reso grande la nostra democrazia, le nostre istituzioni e la nostra libertà.
Claudio Cristofori
12 febbraio 2014 - Lettera ai comuni di Bernareggio, Carnate e Ronco Briantino
Si allega la lettera inoltrata ai 3 comuni di presentazione della sezione, come documento base di fondazione.
scarica il documento
11 febbraio 2014 - COMUNICATO STAMPA
Il giorno 11 febbraio 2014, in una sala gremita, alla presenza di Loris Maconi, Presidente dell’ANPI provinciale di Monza e Brianza si è costituita la Sezione ANPI che riunisce i Comuni di BERNAREGGIO, CARNATE e RONCO BRIANTINO.
SANDRO PERTINI
La Sezione ha Sede presso la Casa del Popolo di Bernareggio, in via Caglio Viganò 10.
Nel corso della serata sono state indicate le linee che la nuova sezione intende perseguire, per mantenere viva l’idea dell’antifascismo e del valori nati dalla Resistenza, parte fondante della nostra Costituzione.
Inizieremo a lavorare con i giovani e gli studenti perché è da loro che dobbiamo ripartire, raccontando e riaffermando quei valori democratici che sono nati e si sono affermati grazie al sacrificio di migliaia di giovani e meno giovani che si opposero alla dittatura fascista e all’occupazione nazista, erano uomini e donne: insegnanti, studenti, operai, sacerdoti, impiegati, militari, imprenditori, casalinghe, garzoni e apprendisti, era un POPOLO che mise in gioco la propria vita per consentirci di vivere, oggi, in democrazia.
Dopo aver votato i componenti del Direttivo, l’assemblea si è sciolta con un risultato assolutamente positivo, quasi un botto di iscritti oltre 50!!!
Consiglio Direttivo
Per Bernareggio: Lauro Barelli, Silvio Brienza, Nadio Innocente Limonta e Maura Vertemati.
Per Carnate: Loris de Nardi, Augusto Passoni, Franco Tramet.
Per Ronco Briantino: Claudio Cristofori, Alberto Ripamonti; Danilo Rognoni
Collegio dei revisori dei conti
Renato Besana, Giorgio Tagliabue e Andrea Frisella
Cariche all'interno del Direttivo
Presidente : Danilo Rognoni
Vice-Presidenti: Silvio Brienza e Augusto Passoni
Segretario/Cassiere: Alberto Ripamonti
Presidente Onorario : Angelo Piazza